La lettura come terapia
Si può cambiare con un libro? Se l'ormai celebre motto di Lou Marinoff, il più famoso consulente
filosofico americano e autore del testo Platone è meglio del Prozac, propone di esercitare la pratica
filosofica, per affrontare problemi esistenziali e di relazione, altrettanto valido potrebbe essere il
ricorso alla biblioterapia. Il termine indica il valore della lettura come strumento di promozione del
benessere e di crescita personale, tanto da essere utilizzato anche a scopo terapeutico.
Molto utilizzata da diverse scuole di psicoterapia, la biblioterapia rientra nei "compiti a casa" che
vengono assegnati dal terapeuta per rendere il paziente più attivo e coinvolto nel processo
"curativo". Il valore di questa pratica si basa, appunto, sulla convinzione che il cambiamento che si
desidera ottenere con una psicoterapia possa essere facilitato se ai colloqui si aggiungono altri
elementi che possano rimanere presenti anche al di fuori della seduta.
Prendiamo, per esempio, Il cavaliere inesistente di Calvino, suggerito, come lettura estiva, a una
trentenne inquieta e un po' scettica.
Questa la trama: nel lontano Medioevo, mentre Carlomagno assedia Parigi, Agilulfo, suo paladino,
parte alla ricerca di Sofronia, fanciulla che salvò quindici anni prima. Lo accompagna il fido e
semplice Gurdulù. Innamorata di Agilulfo è l'intrepida e leggiadra Bradamante, ammirata dello spirito
di perfezione del cavaliere e stanca della carnale pesantezza degli altri uomini.
Ma Agilulfo è un cavaliere senza corpo, non è che una vuota armatura, e sotto la corazza c'è solo un
disperato desiderio di esistere, tradotto in una cocciuta volontà di perfezione e in una disciplina che
non ammette errori e che conduce allo scacco.
Dentro l'armatura vuota del protagonista, dietro i suoi gesti meccanici e netti, si cela un'inquietudine
profonda; oltre al corpaccione di Gurdulù, che si confonde con quanto lo circonda, si intravede
l'esigenza di acquisire una personalità definita. E tra questi due poli estremi, tra il cavaliere senza
carne né ossa e lo scudiero senza volontà né coscienza, si muovono paladini tanto più irrequieti
quanto più giovani e immaturi, animati da un ideale, anzi agitati da passioni amorose, desideri di
Nelle lunghe galoppate, inseguendo una meta, orgogliosi di sé o disillusi, ognuno di loro afferra che il
senso della vita è nel volere essere qualcuno "che sa quello che vuole", imparando con semplicità ad
Così il racconto, senza indugiare nello psicologismo a scapito dell'intreccio avventuroso, finisce col
dispiegare una grande ricchezza di intuizioni psicologiche. I profili dei nostri antenati (dei paladini e
delle loro compagne) si fondono in un unico ritratto, il nostro ritratto.
Chi non ha mai sospettato di essere ridotto talora a mera funzione della volontà, alla maniera di
Agilulfo? Chi non ha mai avuto l'impressione che le persone dalle quali è attorniato si comportino,
Una allegoria, dunque, per raccontare, dietro lo storico scontro fra paladini e saraceni, dietro la trama
avvincente delle gesta eroicomiche dei personaggi, l'angosciosa raffigurazione dell'uomo
contemporaneo, la difficoltà di essere, l'identità incerta e vacillante di ognuno di noi, la fuga nella
nevrosi, nella maschera del proprio ruolo sociale.
Una metafora, insomma, in cui anche una trentenne riesce a calarsi. Ecco, la domanda rivolta da
Carlomagno ai suoi guerrieri "Ecchisietevòi?", si trasforma a poco a poco in un'altra domanda, più
LINDSTROM CITY COUNCIL MEETING THURSDAY, JULY 18th, 2013 7:00 P.M. Lindstrom City Hall 13292 Sylvan Ave., Lindstrom, MN CALL TO ORDER/PLEDGE: Mayor Carlson called the meeting to order at 7:00 p.m. CALL OF ROLL: Those Present: Mayor Carlson, Council members Brink, Wishy, Flug, and Schlumbohm Others Present: City Attorney Mattick, City Engineer He
This press release does not necessarily reflect the opinions of ECNP FOR MEDICAL MEDIA Five Scientific Posters Supporting the Efficacy and Tolerability of Once-Daily Lurasidone – A New Atypical Antipsychotic treatment for Adults with Schizophrenia Barcelona, 9 October, 2013 – On the occasion of the 26th European College of Neuropsychopharmacology Congress (ECNP), w