Comunità pastorale “maria madre della chiesa” – cassina de’ pecchi
Comunità Pastorale “Maria Madre del a Chiesa” – Cas ina de’ Pecchi
Da AsiaNews, 27/09/2012 CINA – VATICANO La beatificazione di p. Allegra e la sua influenza sui cattolici cinesi di Joseph Zhang Wenxi, Sacerdote, professore di Studi biblici; decano degli studi nel seminario maggiore dell'Hebei. Pechino (AsiaNews) - In Cina rendiamo grazie a Dio per la beatificazione del fedele servitore della Sua parola, p. Gabriele Maria Allegra. La è di sicura importanza per la Chiesa in Cina e per la Chiesa universale, tanto più che quest'anno celebriamo i 50 anni dal Concilio Vaticano II. La bibbia in lingua cinese usata in Cina popolare, a Hong Kong, a Taiwan e fra i cinesi d'oltremare, quella che essi usano per la preghiera personale, i gruppi biblici, le celebrazioni liturgiche è proprio quella tradotta dallo Studium Biblicum Francescanum, fondato da p. Allegra a Pechino nel 1945. P. Allegra è giunto in Cina nel 1931 con questa grande missione: (.) "Andrò in Cina - ha detto - per tradurre la Bibbia". Era determinato a donare "l'intera Parola di Dio a questa grande nazione". (.) Dal 1931 al 1968, egli si è dedicato e ha chiesto ai suoi confratelli di impegnarsi nella traduzione della bibbia. (.) Il compito di tradurre è una sfida che necessita di un grande zelo, forte motivazione, perseveranza e anni di sforzi noiosi e complicati. (.) In questo modo, l'eterna Parola di Dio è divenuta carne fra i cinesi, nei caratteri cinesi, nella cultura cinese. Attraverso la parola di Dio tradotta nella nostra lingua, noi cinesi possiamo incontrare il Padre amorevole che ha mandato il suo unico Figlio per mostrarci il suo grande amore per noi. La barriera che ci separa dall'ascolto delle parole di Dio è stata distrutta. Leggendo la bibbia in cinese, possiamo vedere il volto meraviglioso di Gesù nei Vangeli; possiamo ascoltare Paolo mentre predica in diversi luoghi; possiamo imparare la fede dai nostri antenati cristiani. (.) Con questa traduzione, egli arricchisce la nostra comprensione della fede e di nostro Signore Gesù Cristo per tutta la Chiesa universale. Ora Gesù ha un volto cinese e di colore giallo. Per noi cinesi, quando leggiamo la bibbia nella nostra lingua, sentiamo la Bibbia così vicina, l'immagine del Padre così reale, il volto di Gesù così limpido. Noi amiamo quel Gesù che ci è stato presentato dentro quei caratteri cinesi. La traduzione di p. Allegra ha permesso anche uno scambio fra due grandi culture. La Bibbia è il fondamento della cultura e della civiltà occidentali. In modo simile, la Cina ha una lunga storia, una grande cultura e civilizzazione. P. Allegra si è fatto ponte fra i due. Egli mostra grande rispetto per la cultura cinese, conosce il cinese classico ed è influenzato pure dal movimento della Nuova cultura. Il suo stile cinese è simile a quello del greco della koiné (il greco popolare parlato ai tempi di san Paolo), comune a un gran numero di lettori con diversi livelli di educazione. In tal modo, egli ha fatto sì che la Buona Novella toccasse tutti e che tutti potessero avvicinare Gesù. In questo modo, è stata arricchita anche la cultura cinese. Durante il Concilio Vaticano II, la Chiesa ha riconosciuto l'importanza dell'inculturazione. Io penso che tradurre la bibbia in una lingua popolare sia il primo passo dell'inculturazione. Grazie alla traduzione della Bibbia da parte di p. Allegra, noi abbiamo ora termini teologici, espressioni, modi di dire in cinese. Questo è davvero il primo, enorme passo per rendere significativa la Buona
Novella ai cinesi e per iniziare ogni tipo di inculturazione, rinnovamento liturgico, nuova evangelizzazione. Non possiamo immaginare cosa sarebbe se non ci fosse la traduzione cinese e dovessimo ancora usare la bibbia in latino. I bei frutti che il Concilio Vaticano II ha portato per la Chiesa in Cina sarebbero molto limitati. Grazie alla traduzione cinese della bibbia, è stato possibile iniziare il rinnovamento liturgico. Ora i sacerdoti celebrano la messa in cinese; i lettori proclamano le lettura in cinese. In tal modo, i fedeli possono partecipare in pienezza alla liturgia ed essere nutriti dalla Parola di Dio. Senza una traduzione biblica unificata, il rinnovamento liturgico sarebbe impossibile; lo spirito del Vaticano II non avrebbe posto in Cina. (.) Quando non c'era la bibbia cinese, la messa era celebrata in latino. I laici non capivano la Parola di Dio e non si preoccupavano perché essa era scritta in latino e letta in latino: non potevano comprendere in alcun caso. Per questo essi si sentivano separati dall'opera di evangelizzazione. Essi pensavano che la cosa non li riguardasse, che era un problema dei preti. I laici erano molto passivi perché conoscevano molto poco la Buona Novella. Non potevano incontrare il Dio vivente attraverso la lettura della bibbia in cinese. Come avrebbero potuto costruire una relazione di vicinanza con Dio e essere ispirati a proclamare la Buona Novella al loro prossimo? Gli intellettuali cinesi sapevano della Bibbia, ma non potevano leggerla perché era in latino. Penso che l'impatto più significativo della bibbia in cinese sia proprio il rinnovamento liturgico e un rafforzamento del senso missionario fra i laici per partecipare all'evangelizzazione. È grazie al rinnovamento liturgico che negli anni '80 e '90 la Chiesa in Cina ha posto le fondamenta per una maggiore presenza fra i giovani. Dagli anni '90 in poi, grazie alla lectio divina, i gruppi biblici, lo studio della bibbia, i gruppi di preghiera la Chiesa ha assunto nuove energie, nuovo vigore, nuovo sangue. In alcune diocesi vi sono gruppi biblici da più di 20 anni. I membri di questi gruppi sono divenuti la spina dorsale delle loro comunità. Molti di loro leggono la bibbia tutti i giorni, sono ispirati dalla Parola di Dio e vanno in diversi luoghi a proclamare la Buona Novella. Bisogna ripeterlo: la partecipazione attiva dei laici all'evangelizzazione è senz'altro il frutto della traduzione della bibbia in cinese. Diamo la Parola di Dio al popolo; lasciamo che la Parola di Dio li potenzi, li ispiri e li invii ad evangelizzare. Poiché abbiamo la bibbia cinese, possiamo avere una migliore formazione dei nostri futuri sacerdoti. Essi si possono applicare a studiare la Parola di Dio nella loro lingua. Laici e seminaristi leggono la stessa bibbia; essi devono conoscerla e studiarla bene. I seminaristi devono prepararsi a proclamare la parola di Dio ai laici, che ora hanno la bibbia in mano. Negli anni di formazione per un sacerdote dobbiamo sottolineare che la bibbia, la Parola di Dio è l'anima della teologia. (.) È bello vedere il ruolo fondamentale che la bibbia gioca nel programma di iniziazione cattolica per gli adulti e nella formazione continua dei laici. Conoscere Gesù attraverso la Parola di Dio, invitare le persone ad incontrare il Padre-amore e Gesù attraverso la Parola di Dio, rende la fede vibrante. La bibbia in cinese apre le porte anche a coloro che vogliono conoscere Gesù e/o vogliono aderire alla Chiesa. Ogni anno migliaia (.) di adulti entrano nella Chiesa attraverso il programma di iniziazione, specialmente nelle grandi città. Penso che la bibbia giochi un ruolo anche nella loro conversione. Alcuni di essi ammirano i valori che la bibbia presenta e molti di loro sono influenzati dall'insegnamento della bibbia, anche se non sono pronti ad accettare la fede. A tutt'oggi sono stati pubblicati centinaia di libri legati in qualche modo con la bibbia. (.) Per tutti questi contributi, rendiamo grazie a Dio per questo umile e fedele servitore della Parola di Dio, che (.) ha scelto di lavorare nella sua piccola cella in modo quieto, senza farsi notare, per ore e ore, per giorni e anni assaporando la dolcezza della Parola di Dio, esplorando i Suoi tesori, permettendo a Gesù di crescere nella carne e nel sangue. Anno IV, n. 22
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